#FFO2021 – II SESSIONE
L’UMANO TRA RICONOSCIMENTO E NARRAZIONE
Sabato 18 settembre – ore 17:30
La distanza e la prossimità raccontano due dimensioni attraverso cui – da sempre – gli uomini e le donne costruiscono la propria identità e la rete di relazioni con il mondo che li circonda. Se narrare e riconoscersi sono gli incubatori dell’umano – che si alimentano della vicinanza tra le persone – occorre valutare gli effetti di questa interruzione della prossimità come presenza e capire come riattivare narrazioni inclusive e capaci di riconoscimento. In un tempo in cui scambiarsi storie e sguardi di accoglienza non appare più naturale, ma è filtrato da un eccesso di mediazioni, rimane ancora da valutare l’impatto che questa moltiplicazione avrà sul nostro modo di intendere la società e su come potremo dare di nuovo senso ai legami che ci uniscono.
Come riconoscersi parte di una comunità potenzialmente illimitata di persone mentre si sperimenta l’impossibilità dell’incontro? Come condividere la vulnerabilità, raccontarla e metterla in circolo per alleviarne gli effetti senza vivere questo tempo solo come sospensione e mancanza? Si tratta, dunque, di tracciare nuovi percorsi del riconoscimento per elaborare narrazioni che sappiano raccogliere la sfida etica e politica della solidarietà.
PROGRAMMA
ore 17:30 – lecture
Silvia Pierosara – Università di Macerata
Ricercatrice in Filosofia morale presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata. Le sue ricerche indagano l’intreccio tra dinamiche di riconoscimento e pratiche narrative; il rapporto tra legami privati e relazioni pubbliche; il concetto di autonomia etica alla luce dell’interdipendenza. Tra le sue pubblicazioni: Differenze e narrazioni. Per un universale etico condiviso (2018); Autonomia in relazione. Attraverso l’etica contemporanea (2021).
ore 18:00 – proiezione
Quello che resta
di D. Iannacone (2020) 23 min
Questa puntata di “Che ci faccio qui” racconta la storia di Fiorenzo Caspon imprenditore veneto di 70 anni che da oltre 10 anni cerca di resistere compiendo qualcosa di eccezionale: acquista terreni che sottrae all’agricoltura intensiva e, a sue spese, pianta alberi secolari che sono stati sradicati.
ore 18:25 – in dialogo
Ivo Lizzola – Università di Bergamo
Professore di Pedagogia sociale e di Pedagogia della marginalità e della devianza presso l’Università degli Studi di Bergamo. La sua ricerca e l’attività di consulenza e di formazione nei Servizi educativi e sociosanitari hanno riguardato lo sviluppo delle politiche sociali (con attenzione ai giovani e alle marginalità) e più recentemente i temi della cura, delle vulnerabilità e della bioetica.
Vittoria Ferdinandi – Ristorante Numero Zero
Laureata in Filosofia e Scienze Tecniche e psicologiche, è la Direttrice del ristorante (e centro polifunzionale) “Numero Zero”: aperto a Perugia nel novembre 2019, impiega un gruppo di ragazzi e ragazze (pari al 50% del personale) che soffrono di disturbi mentali di diversa entità e che si alternano tra cucina, sala e bancone. Per il suo impegno, ha ricevuto nel 2020 il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per il suo contributo nella promozione di pratiche di autonomia e di inclusione sociale per i malati psichiatrici”.
modera
Maria Cristina Origlia – giornalista economica
Giornalista economica, con esperienza di direzione editoriale di magazine, contenuti web, video, collane di libri. Dopo otto anni di guida del magazine L’Impresa del Sole 24 ORE, si sta dedicando a intervistare le voci più interessanti della business community internazionale. Scrive per il quotidiano ed è contributor del blog Alley Oop-Sole 24 ORE. Il suo primo libro è Questione di merito. Dieci proposte per l’Italia (Guerini, 2020).