FUTURO anteriore

Dove le generazioni si incontrano

RADICI

La ex Chiesa di San Michele, nel centro storico di Offida, è ubicata nella parte meridionale della città. Realizzata all’inizio del XVII secolo, l’edificio ha un impianto planimetrico semplice, a pianta rettangolare con struttura portante in muratura di laterizio finito ad intonaco. Una chiesa semplice che, dopo anni di completo abbandono e incuria, è stata acquistata e restaurata da un privato tra il 2014 e il 2018 per restituirla a una nuova vita. Diventerà un luogo, infatti, dove coltivare la speranza e il desiderio di futuro, quel desiderio che qualche volta sembra evaporare nelle difficoltà, nelle incomprensioni, nelle trappole di un’epoca che fa credere che la vita possa essere un eterno presente. Un obiettivo che passa per la cura delle tensioni e la ricucitura di profonde fratture che, talvolta, dividono le generazioni per tessere invece tra le stesse legami di solida accoglienza e generatività.

VISIONE

Ricerca di dialogo e incontro intergenerazionale, sono dunque le idee che fondano la nuova vita della ex Chiesa. Un incontro, quello tra le generazioni, che stiamo tutti rendendo più difficile, forse perché non andiamo a tempo, abbiamo perso il ritmo del suo movimento. Scrive Ivo Lizzola: “l’incontro tra generazioni è incontro tra mondi diversi e tempi diversi”. Per questo ha bisogno di pazienza, ascolto, rispetto, per imparare anche ad abitare gli inevitabili conflitti che nascono nella diversità. Facendosi carico di questa visione, la ex Chiesa di San Michele diventa ora luogo e ospite del progetto FUTURO anteriore, uno spazio multiculturale e multifunzionale affidato in comodato gratuito alla gestione della Fondazione Lavoroperlapersona per dare voce al futuro, per promuovere il dialogo e il confronto tra generazioni, per contribuire in questo modo a formare cittadini responsabili.

ATTIVITA’

Un luogo che proporrà un calendario di iniziative incastonato di conferenze e workshop, convegni e laboratori per piccoli, giovani e adulti, ma anche concerti, mostre fotografiche e pittoriche. Uno spazio per far dialogare e intrecciare tra loro anche linguaggi, generi e ritmi diversi per testimoniare quanto sia generativa l’accoglienza della diversità. Un progetto che avrà bisogno dell’impegno e della partecipazione di molti – giovani e meno giovani, associazioni e educatori, genitori e figli, nonni e nipoti, ricercatori e operatori – per accogliere una sfida impegnativa ma necessaria perchè fondamento di vita: consegnare, accogliere e costruire nuovi inizi. FUTURO anteriore, proprio per questo, sarà uno spazio aperto e partecipato in cui il tempo sarà raccontato, accolto e consegnato con lo scopo di riattivare e coltivare la “danza delle generazioni”, occasione di educazione e di crescita, di produzione di conoscenza, di saperi e di vita.

IL NOME

Perché futuro “anteriore”? Perché è nel futuro che può leggersi il passato, è nel futuro anteriore – Io sarò stato, noi saremo stati… – che si realizza ciò che è stato seminato. “Il futuro anteriore declina il tempo logico della nostra realizzazione umana, perché non ci realizziamo che nel futuro, postumi” scrive l’analista e psicoterapeuta Francesco Stoppa. Punto centrale è comprendere significato e portata della restituzione e le sue modalità. Ciascuno di noi restituirà quello che è stato attraverso gli altri: il “nostro” tempo, infatti, si compie e si realizza solo nella semina, lasciando a chi verrà “dopo di noi” – di generazione in generazione – l’impegno della raccolta.
Un lavoro, quello che propone il progetto, prima di tutto educativo che richiede postura e disposizione particolari, un lavoro che per compiersi avrà bisogno di produrre “incontri” per far nascere quei beni relazionali e quei legami che soli garantiscono il futuro e le sue promesse. La sfida che la Fondazione Lavoroperlapersona intraprende con questo progetto può essere sintetizzato così: offrire un contributo per imparare tutti a declinarci come FUTURO anteriore, un tempo poco usato e dimenticato ma che racchiude il senso più profondo della vita come misterioso appuntamento tra passato, presente e futuro.