La Comunità EllePì si incontra all’Istituto Luigi Sturzo di Roma!

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L’iniziativa «La Comunità EllePì incontra…» nasce dall’idea di coinvolgere tutte le diverse componenti della Comunità EllePì Fondatori, Partecipanti, Aderenti, Ricercatori, Amici EllePì, Sponsor, Collaboratori e Volontari – per offrire spunti di riflessione sulle prospettive importanti per la vitalità, lo sviluppo e il futuro della nostra Fondazione. Gli incontri sono pensati come «nutrimento» – sia a livello personale che organizzativo – affinché sia possibile discutere insieme sui temi e i valori lavoroperlapersona, sollecitati dalle riflessioni che ci proporrà ogni volta l’ospite invitato.

Dopo il primo evento realizzato online nel novembre del 2023 insieme al prof. Stefano Zamagni, questa volta la Comunità Ellepì si è ritrovata a Roma presso l’Istituto Luigi Sturzo per ascoltare il prof. Luigi Alici – professore emerito di Filosofia Morale presso l’Università di Macerata – per la lezione dal titolo Biocentrismo e antropocentrismo: prigionieri di un dualismo fuorviante? L’incontro è stato preceduto da una visita all’Archivio Storico costudito dall’Istituto specializzato nel recupero e nella valorizzazione delle fonti per la storia del popolarismo e del cattolicesimo democratico in Italia a partire dalla fine dell’Ottocento attraverso ricerche, studi e pubblicazioni, partiti e di enti.

L’incontro si aperto con il saluto dell’Istituto Luigi Sturzo grazie alle parole di Maria De Benedetto – professoressa ordinaria di Diritto Amministrativo presso l’Università di Roma Tre – e con l’introduzione del Presidente Gabriele Gabrielli. Successivamente, ha preso la parola Luigi Alici proponendo una ampia e appassionata riflessione a partire dalla definizione di “antropocene“. Tale concetto, infatti, intercetta e rilancia la sfida nata nel cuore della modernità che rivendica un primato dell’Uomo sulla Natura in nome di un sapere che è anche potere. Rispetto a questa sfida, riproposta su basi diverse dalla crescita impetuosa della tecnoscienza e dalle fantasie migliorative del transumanesimo, il paradigma antagonista del biocentrismo rifiuta al contrario ogni dualismo tra Uomo e Natura, invitando così a guardare anche l’umano con gli occhi della natura, ma rischiando in questo modo di smarrire il senso e il valore della “differenza personale”.

Per questo, così come illustrato dal prof. Alici, una soluzione di questo altalenante “tiro alla fune” può venire soltanto dallo sguardo relazionale di cui è capace la persona, affinché sia possibile ripensare l’unità plurale del cosmo e, nello stesso tempo,  accreditare un’articolazione unitaria e solidale delle differenze. Nella prospettiva di una “euristica della fragilità” possono dischiudersi autentici orizzonti di fraternità planetaria, che la coscienza personale riconosce e traduce nel primato della responsabilità e della cura.

L’incontro, infine, si è concluso con un momento conviviale: di fronte ad un buon bicchiere di vino, abbiamo continuato a tessere quei legami e quelle relazioni che stanno alla base della Fondazione – di partecipazione – Lavoroperlapersona ETS, la quale non può vivere se non alimentando e prendendosi cura della Comunità che la anima. 


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