Nel periodo storico in cui viviamo, caratterizzato dalla rivoluzione digitale e dalle nuove consapevolezze post-pandemiche, è importante soffermarsi a riflettere sul “tempo del lavoro”, ovvero, sui diversi aspetti che condizionano il tempo dedicato al lavoro. Quando parliamo di “tempo del lavoro” ci affacciamo su due orizzonti: il primo relativo alla temporalità del contratto, il secondo, invece, riferito dell’orario della settimana lavorativa. Relativamente a questa seconda accezione, negli ultimi tempi, è emerso il tema della “settimana corta”, ovvero, ci si è chiesti se sia possibile ridurre il tempo trascorso a lavoro – sul posto di lavoro, essendo reperibili o comunque in connessione con la prestazione di lavoro – senza però diminuire la produttività. Si tratterebbe, quindi, di mantenere la stessa produttività e lo stesso stipendio, riducendo però l’orario settimanale.

Una tematica importante, dal momento in cui la settimana lavorativa è una questione che incide sulla dimensione individuale, su quella associativa-familiare e, infine, su quella generale-sociale delle persone e della comunità dei cittadini intera. Alcune realtà italiane hanno già sperimentato questo modello, come Lavazza e Intesa Sanpaolo ma la questione, sia sul piano giuridico – rispetto alla definizione di “orario di lavoro complessivo” – che sociale, rimane ricca di controversie. In merito alla settimana corta assistiamo, infatti, ad una polarizzazione tra due esigenze dei singoli lavoratori, in rapporto alla tipologia di professione: da una parte, infatti, è difficilmente misurabile in termini quantitativi la performance delle attività più creative, intellettuali o terziare; dall’altra, alcune tipologie di lavori non possono realisticamente raggiungere i medesimi obiettivi riducendo il tempo di lavoro.

Come affrontare una simile complessità? In che modo immaginare una generalizzazione che possa venire incontro alle esigenze dei lavoratori dei vari settori senza aumentare le disuguaglianze? In termini concreti, in che misura è pensabile la settimana corta? Qual è il compito della legislazione e delle istituzioni? Che ruolo potrebbe avere la digitalizzazione? Quella del tempo del lavoro è una questione essenziale, trattata da Paolo Bonini nel suo report “Il tempo del lavoro. La settimana corta e la disciplina giuridica dell’orario”, in cui ripensare il tempo del lavoro diventa il preludio di un importante rivoluzione antropologica.

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