#EllePì Rosora – Il viaggio tra identità e narrazione: dagli Appennini all’Amazzonia
Viaggiare è una delle esperienze più straordinarie ed arricchenti della vita umana: consente di esplorare realtà diverse, stimola sensibilità ed apertura mentale, fomenta l’impressione di far parte di un tutto immensamente più grande di noi, un tutto che può essere scoperto, vissuto e portato dentro di sé. Viaggiare apre gli orizzonti non solo fisici ma anche culturali del viaggiatore, gli permette di instaurare rapporti nuovi con quanto visto, di modificare la sua prospettiva sul mondo, di conoscere e capire; di modificare cioè le sue aspettative, il bagaglio di conoscenze con cui era partito.
Pertanto, viaggiare non indica solo la scoperta e conoscenza del mondo esteriore, ma anche interiore: è scoperta di sé. Il viaggio indica da sempre l’atto del movimento, un movimento non solo fisico, ma soprattutto mentale. Il viaggio implica un inizio, un momento di distacco dall’ordinario, dal sé abituale che si apre a nuove culture, esperienze e possibilità. L’inizio del viaggio è un abbandonarsi: lasciare tutto e tutti, anche una parte di noi stessi, per andare alla ricerca dell’altro, dell’estraneo, del diverso. A questo abbandono segue poi il transito, tra l’inizio e la fine, fonte di mutamento in cui, colui che viaggia, cambia il proprio modo di relazionarsi con lo spazio, con il tempo e con se stesso e questo porta, ad un livello più ampio, anche ad un cambiamento nei rapporti con gli altri in virtù di una nuova identificazione che si dà alla fine del viaggio: abbandonata la propria identità iniziale, attraversate e affrontate situazioni differenti, il viaggiatore, giunto finalmente a destinazione, non può che acquisire una nuova identità. Il viaggio, pertanto, non è soltanto scoperta del mondo ma è anche scoperta di sé, mutamento identitario, esplorazione personale. Raccontare il viaggio, per questo, non significa solo raccontare ciò che si è visto, ma raccontare ciò che si era e ciò che si è diventati.
In questo Viaggio tra identità e narrazione saranno nostri ospiti Silvia Pierosara (professoressa di Filosofia Morale all’Università degli studi di Macerata) e Angelo Ferracuti (scrittore ed ideatore della scuola di letteratura e fotografia Jack London) che ci racconterà il suo Viaggio sul fiume mondo recentemente edito da Mondadori. Seguirà l’inaugurazione della mostra fotografica “Terra Terra”: una narrazione fotografica che attraversa l’Appennino al passo d’uomo, realizzato da Marta Sparvoli e Francesco Tavoloni.