#Blog EllePì – Emergenza covid, lavoro e solidarietà

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La pandemia ha stravolto le nostre abitudini, mettendo a dura prova il mondo della sanità, della scuola e del lavoro. Persino i rapporti umani, l’incontro con l’altro, il senso di prossimità sono stati messi a dura prova. Seneca scrisse che “un timoniere di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli” e questa citazione ci sembra perfetta per descrivere le tante le storie di coraggio, solidarietà, sacrificio che in questo anno e mezzo di pandemia hanno avuto come protagoniste persone molto diverse. Oggi per la nostra rubrica “Storie di Lavoroperlapersona” vi raccontiamo una storia dalla provincia di Verona. I protagonisti sono un imprenditore, Enrico Bassi, e un suo dipendente, Stefano Ferro, che nella vita è anche autista soccorritore di Croce Rossa.

“In piena emergenza covid, un nostro dipendente, Stefano Ferro, ha espresso il desiderio di garantire più ore di servizio di volontariato alla guida delle ambulanze della Croce Rossa e ci ha chiesto un’aspettativa. Ci ha chiesto un mese e mezzo a gennaio e un mese a marzo e noi abbiamo concesso, senza alcuna esitazione, un’aspettativa retribuita, sostituendolo temporaneamente con un altro collega della sua stessa squadra. Ci siamo sentiti molto orgogliosi di lui”, racconta Bassi.

Bassi dirige un’azienda che produce lattine per bevande alimentari, e fa parte di una multinazionale globale che ha circa ottanta stabilimenti nel mondo, di cui venti in Europa. Si tratta di un’azienda manifatturiera con circa 140 dipendenti e una trentina di altri lavoratori.

Siamo molto legati alla nostra comunità di Nogara, in provincia di Verona, e al territorio in cui operiamo. Lavoriamo molto con le scuole su progetti per il riciclo, l’orientamento lavorativo, ospitiamo stage. Siamo promotori, con altre aziende, dell’iniziativa “Sei nel posto giusto”. Abbiamo stretto accordi con aziende del territorio per fornire pacchi regalo in occasione delle festività, per aiutare l’economia locale. Concedere il periodo di aspettativa, quindi, rientra in un quadro di più generale attenzione alla comunità. Ci spinge, in questo senso, il nostro patrimonio di valori, che vengono sempre prima del profitto e tra questi valori il più importante è certamente la vita umana”, spiega l’imprenditore.

Abbiamo chiesto a Bassi quale immagine assocerebbe al concetto di “lavoro-per-la-persona”.

All’idea del lavoro per la persona assocerei l’immagine dell’uomo vitruviano di Leonardo, l’uomo al centro, perché senza il fattore umano le macchine non valgono nulla. L’uomo al centro del cerchio è il simbolo dell’uomo al centro delle stesse attività produttive. Nel quotidiano mettiamo molta attenzione alla persona, pur non essendo un’associazione culturale, ma un’azienda che lavora per produrre e fare profitto. Per noi la persona è importante nel suo insieme, per questo dedichiamo attenzioni ai nostri collaboratori e dipendenti, come servizio mensa gratuito, servizio lavanderia, maggiordomo aziendale, permessi per la cura dell’animale domestico. Anche il tema della sicurezza ha la nostra attenzione assoluta”.


Asmae Dachan è giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, è esperta di Medio Oriente, Siria, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale, iscritta all’Ordine dei Giornalisti delle Marche dal 2010 lavora come freelance per diverse testate nazionali e internazionali. Responsabile Ufficio Stampa Fondazione Lavoroperlapersona.. Attivista per la pace e la non violenza, è stata nominata nel 2013 Ambasciatrice di Pace a vita  dell’Università per la Pace della Svizzera. Il 2 giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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