#Blog EllePì – Il lavoro come dono di eternità

Potrebbe sembrare un ossimoro, ma a volte il lavoro diventa la chiave per raggiungere l’eternità. Se è vero che l’impegno quotidiano comporta uno sforzo fisico e mentale che provoca fatica e logoramento, è altrettanto vero che il lavoro è espressione dei talenti e delle peculiarità della persona e in quanto tale è spesso un veicolo per l’incontro con gli altri. Ne sono un esempio tutte le professioni legate al mondo dell’arte. Da generazioni si tramandano versi, componimenti musicali, quadri e sculture che non raccontano solo il genio e il talento degli artisti autori di tali opere, ma anche la sensibilità e l’attenzione che la società del tempo ha riservato ai lavori legati alla creatività.

Un patrimonio che viene tramandato di generazione in generazione e che regala all’Italia il riconoscimento di patria dell’arte, con ben testimoniano cinquantacinque siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. Tutti i centri storici, i monumenti e le città d’arte sono frutto del lavoro di donne e uomini che hanno plasmato quei luoghi, lasciando un’eredità importante alle generazioni future. Spesso, a differenza delle opere musicali, pittoriche e letterarie, non si conosce il nome di tutti quelli che hanno contribuito a costruire certe meraviglie, ma solo il nome del maestro più importante che ha guidato i lavori, oltre a quello del mecenate che li ha commissionati. La città di Firenze è emblematica in questo senso: conosciuta anche come città medicea per via della grande famiglia dei Medici, tra i più grandi mecenati della storia, ospita molti capolavori d’arte, ed è nota anche come la città di Michelangelo, genio indiscusso della scultura e della pittura fiorentina.

Il lavoro ha regalato a Michelangelo l’eternità, e ogni volta che qualcuno ammira le sue opere non solo a Firenze, ma anche a Roma o ai Musei Vaticani, dove ha magistralmente dipinto la Cappella Sistina, è come se il maestro tornasse in vita. Molti critici d’arte riportano alcune frasi attribuite a Michelangelo, conosciuto anche come poeta, che parlava del suo lavoro con un trasporto non comune.

Restando nel mondo degli scultori, a Offida, piccolo borgo nell’entroterra ascolano, alcune delle opere del maestro scultore Aldo Sergiacomi (1912 – 1994) come Le merlettaie sono diventate simbolo della città, ma non solo. La bottega stessa del maestro è diventata la sede della Fondazione Lavoroperlapersona e di LaDiMAS, i Laboratori Didattici Museo Aldo Sergiacomi. Un modo, questo, sia per valorizzare e rendere omaggio al maestro, permettendo alle nuove generazioni di conoscerne la creatività, le opere e gli strumenti stessi del lavoro, sia per raccontare e declinare la passione della Fondazione per il lavoro, in tutte le sue diverse espressioni.

Un’altra iniziativa che unisce l’attenzione per l’arte e per i luoghi di cultura è FUTUROanteriore – progetto ospitato nella Chiesa di San Micheleuno spazio multiculturale e multifunzionale affidato in comodato gratuito alla gestione della Fondazione Lavoroperlapersona. L’obiettivo di FUTUROanteriore è dare voce al futuro per promuovere il dialogo e il confronto tra generazioni e per contribuire in questo modo a formare cittadini responsabili. È nel futuro, infatti, che si può leggere il passato, che si realizza ciò che è stato seminato, ed è nel futuro che l’uomo, da sempre, guarda all’eternità.


Asmae Dachan è giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, è esperta di Medio Oriente, Siria, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale, iscritta all’Ordine dei Giornalisti delle Marche dal 2010 lavora come freelance per diverse testate nazionali e internazionali. Responsabile Ufficio Stampa Fondazione Lavoroperlapersona.. Attivista per la pace e la non violenza, è stata nominata nel 2013 Ambasciatrice di Pace a vita  dell’Università per la Pace della Svizzera. Il 2 giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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