Blog EllePì – Valeria Solesin, il ricordo e la speranza

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CHRISTOPHE ARCHAMBAULT

Sono passati cinque anni dalla strage del Bataclan e il mondo si ferma oggi per commemorare le 130 vittime di quel terrificante attentato terroristico. La Tour Eiffel si spegnerà verso le 20:00 di questa sera, per poi riaccendersi a tutte le ore in ricordo dei caduti. Tra quei giovani innocenti che stavano passando una serata spensierata ascoltando musica, c’era anche la giovane ricercatrice italiana Valeria Solesin, ventottenne attiva anche nel mondo della solidarietà. A cinque anni restano l’incredulità per l’orrore di quella notte e per la violenza omicida che si è abbattuta contro civili inermi. Non è stato, purtroppo, né il primo, né l’ultimo attentato terroristico perpetrato da giovani con un’ideologia criminale, che hanno fatto di una lettura estremista, deviata e corrotta della religione islamica un’arma di morte. Solo due settimane fa la Francia è stata nuovamente colpita da diversi attentati costati la vita, tra gli altri, al professor Samuel Paty. Non si tratta di uno scontro di religioni e civiltà, come dicono alcuni, ma di uno scontro tra la cultura della violenza e della prevaricazione, che vuole imporre una visione oscurantista del mondo, e la cultura della vita e della convivenza, che promuove e tutela i diritti umani. Uno scontro in cui i civili, le autorità culturali e politiche, il mondo delle religioni sono impegnati ogni giorno, perché la luce, la cultura, l’amicizia e la libertà vincano contro la paura e l’odio.

L’Italia ha conosciuto la storia di Valeria, i suoi sogni, il suo slancio d’animo attraverso le parole di familiari, amici e conoscenti e le foto di lei sorridente sono entrati nel cuore di tutti. Valeria credeva nel valore della cultura, e anche in uno spirito europeo basato sull’incontro e la solidarietà. Dopo la sua scomparsa, proprio per onorare l’esempio della ricercatrice, sono state promosse diverse iniziative in suo onore, molte delle quali dedicate proprio al sostegno di giovani ricercatori. Anche la Fondazione Lavoroperlapersona, che ha tra i suoi scopi quello di promuovere iniziative culturali ed educative, ha lanciato, proprio con questo spirito, il Premio “Valeria Solesin” sul tema dei Beni Relazionali rivolto a giovani laureati magistrati. Un modo, anche questo, per rendere omaggio alla sua memoria, ma anche per portare avanti i suoi ideali.


Asmae Dachan è giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, è esperta di Medio Oriente, Siria, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale, iscritta all’Ordine dei Giornalisti delle Marche dal 2010 lavora come freelance per diverse testate nazionali e internazionali. Responsabile Ufficio Stampa Fondazione Lavoroperlapersona.. Attivista per la pace e la non violenza, è stata nominata nel 2013 Ambasciatrice di Pace a vita  dell’Università per la Pace della Svizzera. Il 2 giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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