#Blog EllePì – Il lavoro? Un gioco da ragazzi!
Sabato 25 ottobre presso il suggestivo Palazzo Luminari di Rosora si è svolto un evento dal titolo “Un gioco… da ragazzi!”, pensato per mescolare divertimento e riflessione attorno al tema del lavoro. Insieme a Sonia Palermo – pedagogista del lavoro – e Chiara Pallotta – educatrice della Fondazione – i ragazzi e le ragazze del territorio di Rosora hanno esplorato il senso del lavoro attraverso un percorso ludico-educativo che ha preso spunto da personaggi illustri della scienza, della letteratura, dell’economia e della filosofia. Il gioco è nato dalla volontà di trasformare in una dinamica avventura intergenerazionale la pubblicazione “Appunti di viaggio sul senso del lavoro”.
L’evento è stato vissuto come momento di crescita, scoperta e partecipazione: la dimensione del gioco, accostata alla riflessione sulle vocazioni e sul senso del lavoro, ha permesso ai partecipanti di confrontarsi attivamente con idee, valori e storie che – al di là del “fare” – parlano di “essere” e “essere-con”. Tra i valori richiamati spiccano il rispetto dell’unicità della persona, la dignità del lavoro come espressione dell’essere umano, la diversità come ricchezza da valorizzare, la solidarietà e l’imprenditività come ingredienti di una cittadinanza accogliente, aperta e creativa. È proprio in questo spirito che l’iniziativa “Un gioco… da ragazzi!” ha preso forma: non solo un momento ludico-ricreativo, ma un’occasione per coltivare una cultura del lavoro che rimettere la persona – e non solo il profitto o la produttività – al centro.
I ragazzi e le ragazze hanno avuto l’opportunità di scoprire – giocando – come il lavoro non sia solo un “compito” da svolgere, ma un orizzonte di senso che lega passato e futuro, generazioni diverse e aspirazioni personali. Emerge chiaramente come il gioco, inteso come palestra di vita, diventi strumento educativo: attraverso la cooperazione, la condivisione, la negoziazione e il rispetto dell’altro i partecipanti sono stati invitati a sperimentare attivamente i relativi valori. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo: la loro presenza ha reso tangibile che educare al lavoro significa anche educare alle relazioni, alla responsabilità, alla libertà e alla creatività. E nella comunità di Rosora questo messaggio ha trovato terreno fertile. L’auspicio è che quanto vissuto sia solo un inizio, capace di generare ulteriori occasioni di dialogo intergenerazionale, laboratori di scoperta, e momenti in cui il lavoro diventa strumento per fiorire come persona.