Webinar EllePì – Il rebus dell’occupazione giovanile – martedì 24 gennaio 2023
Un nuovo rapporto sulle “Tendenze mondiali dell’occupazione giovanile 2022” dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) dimostra come la pandemia abbia avuto degli effetti profondamente negativi sul lavoro. Il Covid, infatti, ha colpito le nuove generazioni in maniera sproporzionata rispetto ad altre fasce di età – con sei milioni di disoccupati in più rispetto al periodo pre-pandemico – e differenze ancora più accentuate che variano a seconda del sesso e delle regioni di appartenenza. Come evidenziato dalla stessa Martha Newton, vice-direttrice Generale dell’OIL per le politiche, “la crisi del COVID-19 ha messo in luce che, a livello mondiale, le esigenze dei giovani non vengono affrontate in modo adeguato, in particolare di quelli più vulnerabili come coloro che cercano per la prima volta un lavoro, coloro che hanno abbandonato la scuola, i neolaureati con poca esperienza e coloro che rimangono inattivi non per loro scelta”. Una realtà, che non lascia scampo nemmeno al nostro paese.
L’elevatissimo tasso di NEET, un contesto socio-economico instabile, la precarietà dei contratti, la sempre maggiore difficoltà a raggiungere una propria stabilità e l’incapacità del sistema formativo di corrispondere alle necessità più emergenziali della società sono il sintomo di una transizione che manca e che rende complesso l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Ancora più importante, ciò rende evidente come non si riesca a garantire un’adeguata dignità sociale alle nuove generazioni, alimentando profonde disuguaglianze intergenerazionali. Per rispondere ad una esigenza non più demandabile se vogliamo garantire un futuro non al ribasso alle nuove generazioni, è importante chiedersi: quali sono le politiche specificatamente pensate per inserire i giovani nel mondo del lavoro? Che tipo di rapporto esiste tra decisore pubblico, mondo del lavoro e aspirazioni dei giovani? Quanta responsabilità ricade sulle regioni? Qual è il contesto reale in cui i giovani si trovano a lavorare, oggi? Che ruolo ha l’istruzione in tutto questo? Il programma Garanzia Giovani si sta rivelando effettivamente efficace?
Questioni urgenti cui il Centro di ricerca della Fondazione Lavoroperlapersona ha prestato attenzione ed analizzato nel nuovo report L’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Il punto sulle politiche attive a cura di Paolo Bonini con lo scopo di rispondere alle richieste che zoomers e millennials stanno rivolgendo alla società: che il lavoro sia dignitoso, che doni autonomia e libertà anziché limitarla, che alimenti la speranza e non l’ansia e la preoccupazione, che sia dotato di senso e che sia orientato al bene, per sé e per la propria comunità.