#Blog EllePì – Sostenabitaly: accompagnare alla sostenibilità integrale

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È il tempo di riascoltarsi”: questo è il messaggio lasciato da Francesco Santioli, founder & CEO di Sostenabitaly, ai partecipanti del Master in Sustainable Human Resource Management dell’Università Europea di Roma durante un incontro tenutosi lo scorso 16 dicembre. La sostenibilità è la chiave di lettura del nostro tempo, auspichiamo che guidi le organizzazioni ricordando a tutti che bisogna agire attuando una transizione rispettosa dell’eredità da lasciare alle future generazioni. Cambiano le regole del gioco, si sovverte la visione del capitalismo tradizionale, se ne evidenziano le fragilità sistemiche: l’obiettivo delle imprese non deve più riferirsi alla massimizzazione del profitto e del valore per i soli azionisti, ma le organizzazioni hanno il dovere di generare valore condiviso per la società e per l’ambiente di riferimento. In tal senso, la sfida di oggi per le imprese è comprendere in che modo innovare le loro pratiche di business per agire all’interno dell’attuale complessa configurazione ambientale, sociale ed economica.

Per questo motivo Sostenabitaly, giovanissima società benefit, mira all’alfabetizzazione delle imprese sui temi della sostenibilità, coniugando all’interno delle sue attività le potenzialità dell’informazione, della formazione e della consulenza. La forza del progetto risiede soprattutto nella creazione di una forte community, costituita allo scopo di permettere alle singole realtà di entrare in rete con esperti del settore in maniera agevole. Del resto, per aiutare le PMI a sviluppare una visione lungimirante, è necessario diffondere la consapevolezza che la sostenibilità è un traguardo raggiungibile solo attraverso la valorizzazione del capitale relazionale a disposizione e la collaborazione tra tutti i portatori di interesse. Come sottolinea il prof. Gabriele Gabrielli, tra gli ideatori di Sostenabitaly e Presidente della Fondazione Lavoroperlapersona, centrale all’interno di questa trasformazione è sicuramente il fattore umano: non esiste sostenibilità senza investimenti in formazione, senza sviluppo delle risorse, senza dare risposta ai bisogni di tutti.

Le PMI, che costituiscono oltre il 90% delle imprese presenti nel tessuto economico italiano, possono rappresentare il motore capace di realizzare un cambiamento concreto sul territorio. Queste possono iniziare la loro trasformazione a partire da un’analisi delle loro attività, riascoltandosi e reinterrogandosi innanzitutto sull’identità dell’impresa, indagando gli obiettivi da perseguire alla luce del beneficio comune e analizzando criticamente il proprio impatto. Cambia, ad oggi, il modo in cui le imprese operano: non basta misurare la propria impronta, bisogna comprendere se la strada scelta è quella corretta per raggiungere gli obiettivi prestabiliti nel tempo che ci è concesso. La strada è tortuosa: si tratta di attuare una vera e propria rivoluzione interna alla cultura d’impresa, di comprendere che la sostenibilità è caratterizzata da variabili multidimensionali, che la triple-bottom line (People, Planet, Profit) non è uno slogan ma una bussola da seguire con attenzione per orientare le azioni da intraprendere. In tal senso, i tratti legati alla sostenibilità non devono essere ridotti a un’appendice dell’attività aziendale, ma devono essere inseriti dalle imprese in maniera integra e integrale all’interno dei piani di sviluppo strategico.

Per raggiungere questi risultati è importante che le imprese siano accompagnate nella transizione da attori in grado di fornire le competenze e gli strumenti adatti per ripensare e ricostruire la propria identità in virtù di una forte trasformazione valoriale. Bisogna avanzare accelerando a un ritmo sostenibile che sia in grado di supportare e valorizzare il capitale umano e intellettuale a disposizione. Del resto, «Leave no one behind», non lasciare nessuno indietro, è la promessa centrale della stessa Agenda 2030 e dei suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Il paradigma della sostenibilità si fonda, infatti, proprio sulla coltivazione di relazioni generative con tutti, in cui l’apporto di ognuno è un mattone necessario alla costruzione di un futuro sostenibile e prospero per le generazioni che verranno.


Angela Gagliardi
Neolaureata in Lingue e comunicazione interculturale presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, dove ha approfondito in particolare i temi delle strategie aziendali per lo sviluppo sostenibile, dell’innovazione e della cooperazione allo sviluppo. Ad oggi, partecipa al Master in Sustainable HR Management presso l’Università Europea di Roma, nella convinzione che una vera transizione sia possibile proprio grazie alla valorizzazione del fattore umano nelle organizzazioni.

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