#Blog EllePì – “Tota Italia. Alle origini di una nazione”: come il lavoro forma l’identità dei popoli

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Allestita nella prestigiosa cornice delle Scuderie del Quirinale, “Tota Italia. Alle origini di una nazione”, è una mostra di grande rilievo culturale e simbolico realizzata con la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, e curata da Massimo Osanna e Stéphane Verger. Dopo un lungo periodo in cui i musei sono stati chiusi e le esposizioni sono state interrotte a causa della pandemia, la riapertura ha rappresentato un momento di grande speranza per tutti. Protagonista della mostra è il lavoro umano, con una grande varietà di suppellettili, strumenti di lavoro, monete, sculture che raccontano l’impegno delle donne e degli uomini di varie zone d’Italia, che con i loro mestieri e le loro professionalità hanno contribuito a scrivere la storia dell’Italia augustea e dell’Impero.

La mostra nel titolo riprende la famosa formula del giuramento di Augusto, l’uomo che per la prima volta unificò l’Italia in un territorio omogeneo. Un’unificazione sotto il segno di Roma, ma che al tempo stesso manteneva quella divisione in regioni che ancora oggi testimonia la ricchezza e la varietà delle tradizioni italiane. Gli eccellenti prestiti che costituiscono il corpus della mostra testimoniano l’importante patrimonio dei Musei Nazionali presenti sul territorio e raccontano il costituirsi dell’identità culturale, le radici del Paese rievocandone anche la ricca pluralità sociale, etnica e culturale. Il lavoro, quindi, attraverso la produzione artistica e la costruzione di utensili e materiali di uso quotidiano, si conferma come strumento di espressione dei talenti e delle competenze dei popoli, fino a contribuire a descriverne la stessa identità.

La mostra racconta questo complesso processo di unificazione – che fu scontro, incontro e ibridazione tra culture, attraverso i reperti e gli oggetti più significativi, partendo dalla straordinaria ricchezza dell’Italia preromana, affascinante mosaico di genti e di tradizioni, e ripercorrendo le tappe che, dal IV secolo all’età giulio-claudia, la condussero a essere unica sotto le insegne di Roma. Proprio questo pluralismo mostra quanto i mestieri rispecchino e raccontino le diverse sensibilità dei popoli e quanto il lavoro di artigiani e artisti racconti dell’evoluzione della tecnologia e delle scienze al servizio dell’uomo.



Asmae Dachan è giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, è esperta di Medio Oriente, Siria, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale, iscritta all’Ordine dei Giornalisti delle Marche dal 2010 lavora come freelance per diverse testate nazionali e internazionali. Responsabile Ufficio Stampa Fondazione Lavoroperlapersona.. Attivista per la pace e la non violenza, è stata nominata nel 2013 Ambasciatrice di Pace a vita  dell’Università per la Pace della Svizzera. Il 2 giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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