#BlogEllePì – Più partecipazione, più solidarietà, più giustizia
Adil Belakhdim, sindacalista del settore della Logistica, stava manifestando per la dignità dei lavoratori. Era lì insieme ai colleghi per difendere un diritto sancito dalla Costituzione. Si impegnava con tenacia per costruire modalità di lavoro più umane in questa economia, trainata dalla digitalizzazione, che sta cambiando profondamente il lavoro, i suoi contenuti, i suoi ritmi.
Quella di Adil è stata e continuerà ad essere la testimonianza di un lavoratore che chiede instancabilmente all’economia di riposizionare valori e finalità, perché ogni cosa deve avere il suo posto. La dignità dell’uomo e del lavoro non può essere sacrificata sull’altare dove si incensano espressioni come «più profitti, più efficienza, più velocita». La pandemia dovrebbe averci insegnato che occorrono, invece, «più partecipazione, più solidarietà, più giustizia». Queste sono le premesse del lavoroperlapersona che desideriamo. La riflessione trova un’eco autorevole e preoccupata nelle raccomandazioni arrivate al termine dei lavori della 109° sessione della conferenza internazionale dell’ILO (International Labour Office) di Ginevra: “L’appello globale all’azione per una ripresa incentrata sull’uomo delinea un’agenda completa. Impegna i Paesi a garantire che la loro ripresa economica e sociale dalla crisi sia pienamente inclusiva, sostenibile e resiliente”.
Nell’esprimere piena e commossa solidarietà alla famiglia del sindacalista Belakhdim, ai suoi amici e colleghi di lavoro, non possiamo non continuare a esortare istituzioni, sindacati e imprese, manager e lavoratori a ricercare, attraverso un confronto aperto e responsabile, nuove vie per organizzare il lavoro. Nuove modalità che non calpestino il senso del lavoro e la dignità dell’uomo alimentando sofferenza e conflitti. Le sfide sono tante e gravose. Tra queste c’è quella che chiede di usare l’innovazione, in particolare quella tecnologica che oggi prende prevalentemente le forme dell’intelligenza artificiale, a servizio dello sviluppo integrale della persona anche nel lavoro, allontanando la tentazione di piegarla irresponsabilmente per farla diventare abilitatrice di condizioni di lavoro inaccettabili e di nuove diseguaglianze.
Gabriele Gabrielli
Ideatore, fondatore e presidente della Fondazione Lavoroperlapersona, insegna Organizzazione e gestione delle risorse umane e People Management e Reward all’Università Luiss Guido Carli. Imprenditore, Executive coach e Consulente, ha maturato un’esperienza manageriale di oltre venticinque anni in grandi imprese e gruppi privati e pubblici di differenti settori ricoprendo il ruolo di Direttore Risorse Umane e Organizzazione. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative, il suo ultimo libro è Allenarsi per il futuro. Sfide manageriali del XXI secolo, FrancoAngeli, 2021