Webinar EllePì – Un capitalismo sostenibile è possibile? Idee e testimonianze di trasformazione

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    Un capitalismo sostenibile è possibile? Idee e testimonianze di trasformazione
    Webinar Incontri EllePì – martedì 23 Marzo – ore 18:30

    Gli uomini e le donne sono animali sociali. La loro sorte o vocazione – a seconda del valore che si dà a questa interdipendenza – è quella di essere in relazione con gli altri. Vivere insieme pone tante questioni, molte delle quali riguardano sia il tipo di società sia la struttura economica più adatta affinché umanità e felicità possano incontrarsi.

    La domanda contenuta nel titolo emerge da questo sfondo e ha alla base due assunti: il primo è che il capitalismo, seppure in forme diverse, è considerato ormai il modello economico dominante in tutto il mondo; il secondo è che ci si è accorti che questo sistema economico non sta in realtà realizzando la promessa di felicità e benessere che ci si aspettava.

    Siamo di fronte ad una fortissima crescita delle disuguaglianze, il mercato sembra essere in un periodo di forte stagnazione, le società sono sempre più vulnerabili, così come il pianeta su cui viviamo. In molti ci stiamo interrogando su che cosa non ha funzionato. Tuttavia – nonostante le crisi, le disuguaglianze e una pandemia globale – facciamo ancora fatica ad immaginare un modello completamente alternativo a quello capitalista. Da una parte, perché si sostiene che nonostante tutto il capitalismo abbia ancora il potere di produrre prosperità e che la distribuzione della ricchezza fosse ancor più disomogenea prima che questo sistema plasmasse tutto il mondo[1]; dall’altra, perché dietro il capitalismo – come modello economico – si diramano una complessa e articolata visione del mondo, un insieme di valori, ma anche uno specifico modo di vivere. Lo dice bene Roberto Mancini nell’articolo Economia e felicità. Riflessioni sul dovere di trasformare l’economia: «il capitalismo attuale è come un antichissimo albero, dove la chioma è il sistema economico incentrato sull’accumulazione e sulla sovranità del capitale, il tronco è la cultura che normalizza competizione, flessibilità e lealtà al sistema, mentre le radici sono date dal mito istitutivo di questa cultura, quello per cui la vita non è dono ma abbandono, cosicché ognuno tende a interiorizzare il sistema di separazione».

    Se il capitalismo occupa tutto l’orizzonte pensabile, in quanto non semplice sistema economico ma «struttura complessiva che colonizza e condiziona tutti gli aspetti della vita», forte e chiara è l’esigenza di una sua trasformazione.  Nella raccolta di saggi Capitalismo e Libertà del 1962, Milton Friedman sosteneva che “un’impresa ha una, e solo una, responsabilità sociale: usare le proprie risorse e condurre attività studiate per incrementare i suoi profitti”. Questa ideologia, oggi, sembra vacillare anche grazie alla spinta del paradigma della sostenibilità.

    È cruciale infatti che le attività dell’impresa creino valore condiviso a livello economico, sociale e ambientale. Ed è allo stesso modo importante che i cittadini e le cittadine siano consapevoli che qualsiasi sistema economico si regge sulle credenze, sui progetti e sulle azioni di essere umani, di conseguenza le scelte avranno sicuramente un peso decisivo per orientare la trasformazione del capitalismo. Alcuni lo chiamano capitalismo sociale[2], raccontando la bellissima esperienza delle società benefit e B-Corp, altri auspicano il ritorno della figura dell’imprenditore come colui che è interessato a creare valore e valori per la società chiamandolo capitalismo imprenditoriale civile[3], altri ancora definiscono questi obiettivi come estranei all’essenza del capitalismo e preferiscono parlare di economia civile, per riaffermare «la centralità della persona e il valore del lavoro come luogo di realizzazione delle più profonde aspirazioni umane»[4]. I nomi sono diversi e forse anche i fini ultimi, ma tutti hanno in comune la volontà di dare nuove vesti ad un’economia che non sembra capace di farsi carico delle sfide del futuro.

    Il programma:

    ore 18:25 – Accoglienza

    ore 18:30 – Apertura e Saluti Istituzionali
    Gabriele Gabrielli è Ideatore, co-fondatore e presidente della Fondazione Lavoroperlapersona insegna Organizzazione e gestione delle risorse umane presso l’Università LUISS Guido Carli. È stato Direttore Risorse Umane e Organizzazione di grandi imprese pubbliche e private. Giornalista-pubblicista, è direttore della Collana LAVOROperLAPERSONA e co-direttore della Collana Persone, Reti, Lavori edite dalla Franco Angeli. Autore di numerosi lavori scientifici e divulgativi, il suo ultimo libro è (a cura di), Allenarsi per il futuro. Sfide manageriali del XXI secolo, FrancoAngeli, Milano 2021.
    ore 18:35 – Introduzione: Un capitalismo sostenibile è possibile?
    Gaetano Fausto Esposito, docente di Economia Politica presso l’Università telematica Universitas Mercatorum, è il Direttore Generale del Centro studi delle Camere di commercio ‘Gugliemo Tagliacarne’ di Roma. Ha ricoperto la carica di segretario generale di Assocamerestero-Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero dal 2000 a gennaio 2021 ed è stato direttore dell’Area Studi e ricerche dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne. È autore di numerosi saggi sui temi che riguardano i regimi capitalistici, l’economia finanziaria e dello sviluppo, l’economia industriale, l’analisi economico-territoriale e dei processi di internazionalizzazione delle imprese. Ha recentemente pubblicato Come un salmone che risale la corrente. Elzeviri per un capitalismo globale più umano, Mondadori, Milano 2020 e Lockdown/Upsidedown. Società ed economie globali in ripartenza, Fralerighe, Tivoli 2020.

    ore 18:50 – Intervengono
    – Benedetta Giovanola è professoressa di Filosofia morale presso l’Università di Macerata. Visiting professor in università europee, cinesi e statunitensi, nei suoi studi si occupa di teorie della giustizia sociale e globale e dei rapporti tra etica ed economia, con attenzione ai modelli di sviluppo e al concetto di responsabilità sociale di impresa. Si interessa inoltre agli effetti sociali ed etici delle nuove tecnologie, con particolare attenzione al digitale e all’intelligenza artificiale. Tra le sue pubblicazioni: Giustizia sociale. Eguaglianza e rispetto nelle società diseguali (Bologna 2018).
    Marcella Mallen, laureata in Giurisprudenza, vive a Roma dove ha lavorato in aziende a cavallo tra profit e non profit impegnate nella creazione e sviluppo d’impresa e del territorio come manager delle risorse umane. Dal 2007 è alla guida di Manageritalia Roma, associazione che ha tra i suoi obiettivi fondamentali la diffusione della cultura manageriale e la valorizzazione del ruolo del manager nell’economia e nella società. Dal 2011 al 2014 Presidente del Centro Formazione Management del Terziario. Oggi in Prioritalia, think tank civile e culturale del management italiano, per mettere insieme passioni, esperienze, conoscenze e relazioni a supporto di progetti concreti, in grado di generare valore sociale e civico per ritrovare la strada della crescita intelligente e sostenibile.
    Alessandro Zattoni è Aderente della Fondazione Lavoroperlapersona e componente del Comitato scientifico del suo Centro di Ricerca. È Professore di Strategia e Dean del Dipartimento di Impresa e Management dell’Università LUISS di Roma. È stato, inoltre, Associate Dean per l’Executive Education and life-long learning e Direttore dell’XI e XII edizione dell’Executive MBA presso la Luiss Business School. In precedenza, è stato Direttore dell’Area Strategia e Imprenditorialità e, successivamente, Direttore della Divisione Executive Education Open Programs della SDA Bocconi. È stato Chair e rappresentante italiano all’interno dello Strategic Interest Group sulla Corporate governance; attualmente è membro dello Scientific Council e Research Fellow dell’European Academy of Management (EURAM) e Presidente e membro del consiglio dell’International Corporate Governance Society (ICGS).

    ore 19:15 – Discussione

    ore 19:30: Chiusura


    [1] Cingolani, 2020, p. 69
    [2] Rita Querzè e le B corp https://www.torinosocialimpact.it/wp-content/uploads/2020/08/Capitalismo-Sociale-Arrivano-le-B-Corp.pdf
    [3] Gaetano Fausto Esposito https://www.huffingtonpost.it/gaetano-fausto-esposito/un-capitalismo-imprenditoriale-civile-e-globale-per-contrastare-la-diseguaglianza_a_23348866/
    [4] Dalla Carta di Firenze per l’economia civile

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