Webinar EllePì – L’impatto del Coronavirus sul lavoro delle donne
L’impatto del Coronavirus sul lavoro delle donne
Un paese in bilico tra rischi e opportunità
Webinar EllePì – lunedì 15 giugno – ore 18:30
Il presupposto fondante di tutte le democrazie moderne è il principio di uguaglianza: da esso tutti gli altri sono direttamente o indirettamente derivati. Un’uguaglianza che non si identifica semplicemente con un generale livellamento,ma che si declina – al contrario – in modo duplice: dare uguale valore alle differenze che formano l’identità di ciascuna persona e riconoscere uguale disvalore alle eccessive disuguaglianze che limiterebbero o non permetterebbero la piena realizzazione della persona. Nonostante questo principio sia piuttosto condiviso a livello teorico, ci sono settori in cui c’è ancora molta strada da fare. Uno fra tutti, quello della parità di genere nel mondo del lavoro.
Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che il riequilibrio di genere nel lavoro a livello mondiale comporterebbe una crescita del Pil del 35% entro il 2025, ma l’emergenza da Coronavirus potrebbe cancellare i progressi fatti lungo un percorso già pieno di ostacoli.
In Italia il tasso di occupazione femminile pre-Covid era già uno dei più bassi in Europa (fermo al 49.5%), un’occupazione soprattutto concentrata nei settori meno remunerativi e, a parità di mansione, con salari inferiori rispetto a quelli degli uomini. L’emergenza, inoltre, rischia di caricare sulle spalle delle donne ulteriori compiti di cura e per molte famiglie si fa sempre più concreta la possibilità di sacrificare la retribuzione più bassa, spesso quella delle donne, per fare fronte alle esigenze familiari. Da una ricerca di Valore D condotta su oltre 1300 lavoratori e lavoratrici, dipendenti e non di multinazionali e PMI, emerge infatti, che 1 donna su 3 fa fatica a conciliare il lavoro e la vita domestica; tra gli uomini il rapporto è 1 a 5. Oltre al carico di lavoro domestico non equamente distribuito tra i sessi, infine, dobbiamo considerare che le crisi economiche hanno effetti eterogenei su uomini e donne perché la struttura del mercato del lavoro italiano li vede concentrati in settori differenti: i più colpiti dalla crisi potrebbero essere proprio quelli in cui le donne sono la maggioranza.
Questo scenario ci costringe a rivedere paradigmi culturali e organizzativi: non abbiamo forse bisogno di un nuovo welfare che faccia emergere e valorizzi quel lavoro di cura non ancora riconosciuto? Lo smartworking ha discriminato e discriminerà maggiormente le donne come è successo con il part-time involontario? Quali politiche pubbliche e aziendali dovranno essere implementate affinché vengano tutelati il diritto al lavoro e all’indipendenza economica delle donne?
In ultimo, ma non per importanza, come si può ripartire in modo sostenibile se ancora una volta le regole del gioco vengono scritte solo da una parte dei giocatori? Basti pensare alla composizione dei ben noti gruppi di lavoro strategici nati per affrontare l’emergenza: il comitato tecnico-scientifico è attualmente un organo monogenere, mentre il comitato di esperti in materia economica e sociale in origine è stato composto da sole 4 donne su 18. La campagna #datecivoce per un’equa rappresentanza di genere è riuscita nell’obiettivo di aumentare il numero di esperte, così come c’è grande fiducia nel lavoro del comitato di donne fortemente voluto dalla ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia Elena Bonetti per affrontare il post emergenza. Tuttavia, forse non è sufficiente. Non si tratta di una lotta tra i sessi, ma di valorizzare tutte le risorse e i punti di vista disponibili.
PROGRAMMA:
18:15 – Accoglienza
18:30 – Apertura
Gabriele Gabrielli, ideatore e Presidente della Fondazione Lavoroperlapersona, insegna Organizzazione e gestione delle risorse umane all’Università LUISS Guido Carli. Executive coach e consulente, è stato Direttore Risorse Umane e Organizzazione di grandi imprese pubbliche e private. Fa parte del Comitato Scientifico dell’AIDP e del Comitato di Direzione della rivista Dialoghi. Giornalista-pubblicista è direttore della Collana Lavoroperlapersona e co-direttore della Collana Persone, Reti, Lavori edite dalla Franco Angeli. È autore di pubblicazioni scientifiche e divulgative sulla gestione delle risorse umane, relazioni di lavoro e leadership.
18:35 – Introduce
Veronica Trasarti è laureata in Filosofia presso l’Università di Bologna con una tesi su democrazia e disobbedienza civile. Ha collaborato per un anno con la biblioteca Salaborsa e, tornata nelle Marche, ha frequentato il master in Cultural Heritage Management presso l’ISTAO Business School in partnership con la Fondazione Lavoroperlapersona. Attualmente collabora con la Fondazione con l’obiettivo di valorizzare i Laboratori Didattici “Museo Aldo Sergiacomi” e si interessa di questioni di genere e pari opportunità
18:40 – L’impatto del Coronavirus sul lavoro delle donne
Eloisa Betti è docente a contratto di Storia del lavoro presso l’Università di Bologna, dove nel 2011 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia d’Europa. È co-coordinatrice del Feminist Labour History Group (European Labour History Network) e del Gruppo Genere e lavoro (Società Italiana di Storia del Lavoro).
19:00 – Intervengono
Maria Cristina Origlia è giornalista economica, con esperienza di direzione editoriale di magazine, contenuti web, video, collane di libri. Dopo otto anni di guida del magazine L’Impresa del Sole 24 ORE, si sta dedicando a intervistare le voci più interessanti della business community internazionale. Scrive per il quotidiano ed è contributor del blog Alley Oop-Sole24Ore. Alumna 2018/2019 IntheBoardroom di ValoreD, è Presidente del Forum della Meritocrazia.
Giuseppe Pennino è avvocato, istruttore di Diritto Internazionale Umanitario, nel 2019 ha ricoperto l’incarico di “Esperto” presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’attività di esame e studio per la definizione di iniziative legislative e regolamentari. L’esercizio della professione forense e l’impegno per la diffusione della cultura dei diritti civili e sociali mi ha permesso di coniugare competenze tecniche, impegno sociale e forte sensibilità civica. Esercito la professione prevalentemente tra Perugia e Roma.
Adriana Velasquez ha una esperienza pluriennale nell’ambito della Gestione HR, della Formazione Professionale e del Business Development. E’ socia del Gruppo Regionale Umbria di AIDP -Associazione Italiana Direttori del Personale – e dal 2012 membro del Direttivo con la carica di Presidente. E’ Socia della Fondazione Marisa Bellisario dal 2009; responsabile per l’Umbria dal 2011.
Modera:
Asmae Dachan giornalista professionista e scrittrice italo-siriana, è esperta di Medio Oriente, Siria, Islam, dialogo interreligioso, immigrazione e terrorismo internazionale, iscritta all’Ordine dei Giornalisti delle Marche dal 2010 lavora come freelance per diverse testate nazionali e internazionali. Responsabile Ufficio Stampa Fondazione Lavoroperlapersona.. Attivista per la pace e la non violenza, è stata nominata nel 2013 Ambasciatrice di Pace a vita dell’Università per la Pace della Svizzera. Il 2 giugno 2019 è stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
– 19.00 – Discussione
– 19:15: Chiusura