#BlogEllePì – Cultura Territorio e Identità: generare valore per la comunità
Con la cultura non si mangia, quante volte lo si è sentito dire. Eppure, le attività culturali non hanno solo ampiamente sfatato questo mito, dando lavoro a molte persone, ma hanno dimostrato una ricaduta concreta sia nei territori locali che nel più ampio panorama culturale. Tutto sta nel capire che tipo di cultura si voglia incentivare, quali siano le sue forme o quali spazi siano ancora riservati per la sua diffusione pubblica. La cultura, insieme al ruolo degli intellettuali, sembra aver perso un certo slancio emancipatorio nel corso degli ultimi decenni, il che costringe a ripensare, o forse attribuire nuovi orizzonti di senso, a questa parola. D’altronde, facendo il paio a quell’idea comune, occorre riconoscere che l’essere umano è ciò che mangia (anche tramite la propria cultura).
A partire dal nesso che lega Cultura e territorio, venerdì 26 luglio, si è mosso l’incontro della Fondazione Lavoroperlapersona ETS a Palazzo Luminari. Un incontro scandito in due fasi: il territorio fa cultura e la cultura nel territorio. Ad aprire l’incontro Giorgia Gabrielli e Massimo Fianchini, che hanno anche cadenzato il resto della serata con degli intermezzi musicali, a seguire, Michele Cardinali, collaboratore della Fondazione Lavoroperlapersona, docente a contratto presso l’Università degli studi di Macerata, ha promosso una riflessione a partire dalla domanda: perché leggiamo? La lettura, lungi dall’essere soltanto un’attività introspettiva e di piacere privato, si rivela colma di relazionalità, mezzo di interazione e di slancio comunitario. Una riflessione che ha voluto proporre una cornice per l’inaugurazione dei due nuovi Fondi Librari allocati a Palazzo Luminari: un fondo della Fondazione ed il Fondo Librario Gabrielli-Premici. Il sindaco di Rosora Fausto Sassi, Gabriele Gabrielli e Marina Premici hanno eseguito il taglio del nastro; ad attendere i nuovi lettori a Palazzo Luminari sarà Annalisa Andreoli, la quale si occuperà anche della gestione per l’apertura della sede. Infatti, la biblioteca, nel periodo estivo che va da giugno a settembre, rimarrà aperta il lunedì ed il mercoledì pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00, mentre il resto dell’anno il centro sarà aperto lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15:00 alle 17:00. L’incontro è proseguito con la presentazione del libro di poesie di Maria Giannetta Grizi dal titolo Rosora, il mio paese. Da n’ballo de cielo e de tera, Ventura edizioni, Scapezzano, 2024, che ha visto Gabriele Gabrielli dialogare con l’autrice il cui libro è entrato subito a far parte della collezione. Dalle parole dell’autrice emerge una Rosora che accoglie, un paese fatto di relazioni umane, delle persone che hanno costruito l’identità del territorio, di lavoro, di viti che profumano di famiglia. Grizi definisce Rosora un “paese trasparente”, un portone sempre aperto verso il forestiero e allo stesso tempo carico di affetto per le persone che lo abitano.
Sulle melodie di “Tema d’amore” di Andrea Morricone si è chiusa la prima parte del nostro incontro per poi lasciare spazio al dialogo moderato da Michele Cardinali con i sindaci del territorio. Tra i presenti, l’assessore allo sport e all’associazionismo di Castelplanio ed i sindaci di Maiolati Spontini, Mergo, Montecarotto, Poggio San Marcello e Rosora. I rappresentanti del territorio sono stati chiamati a condividere la propria visione sull’attuale stato dell’arte, riflettendo se e come la trasmissione culturale possa ancora avere un rilievo non trascurabile per l’accrescimento o il miglioramento dei nostri paesi. Da una riflessione collettiva emerge come la cultura permetta di comprendere e incentivare un senso di comunità. Risalta il bisogno di rafforzare quel nesso che lega cultura e territorio, facendo rete e stringendo collaborazioni come possibile antidoto a quel fenomeno di frammentazione che sempre più colpisce le attività culturali e non solo. Inoltre, si è evidenziata la necessità di ricucire un nesso mediato dal lavoro: “dobbiamo creare una cultura del lavoro ed un lavoro intriso di cultura anche a livello etico. Incentivando la cultura si crea lavoro, un lavoro inerente alla cultura stessa”, dice Tiziano Consoli, sindaco di Maiolati Spontini. Affinché questo sia possibile e per supportare i comuni più piccoli, si è pensato di creare un distretto culturale che coinvolga i singoli comuni in un assetto orizzontale. È essenziale valorizzare la cultura affinché diventi volano di sviluppo e lavoro nel territorio in una prospettiva di apertura, che accolga anche forme d’arte esterne, facendone tesoro. Da qui il tentativo di incontrare non solo una cultura nel territorio, ma anche una cultura del territorio, come affermato dal sindaco di Poggio San Marcello. “La cultura è una esperienza collettiva”, dice il sindaco di Mergo, “possiamo fare qualcosa solo se lo facciamo insieme. La cultura non va di moda, bisogna avere il coraggio nell’immaginare e praticare alcune scelte”. Ad essere sottolineata, inoltre, la necessità di coinvolgere le nuove generazioni per non perdere l’identità dei nostri territori, aspetti questi sollecitati sia dall’Assessore di Castelplanio, sia dal sindaco di Montecarotto. Da qui, tutti i comuni concordano sul più grande bisogno culturale evidenziato dagli abitanti locali, in particolar modo dai più giovani: la creazione di spazi ed eventi di aggregazione. Senza dimenticare, inoltre, il ruolo che la scuola può avere per la promozione delle attività culturali, come sottolineato dal sindaco di Rosora.
In questo dialogo, il termine cultura ha acquisito vari significati. La cultura è diventata sinonimo di identità, radici, rete, comunità, lavoro. La cultura si dà come un fattore da riscoprire e valorizzare. C’è ancora molto da fare per incentivare la cultura nei territori, ma come convengono tutti i sindaci, ne vale sempre la pena.